Il giglio bianco, il cui nome botanico è Lilium candidum, è una specie del genere Lilium appartenente alla famiglia delle Liliaceae. È una pianta originaria della regione balcanica e del Medio Oriente, ma molto diffusa dalle nostre parti. Il giglio bianco è apprezzato per la sua candida bellezza e possiede una potente simbologia.
Significato del giglio bianco
Il giglio bianco è anche chiamato giglio di sant’Antonio, giglio della Madonna o giglio di san Luigi perché è un simbolo di purezza, castità e bontà.
Il giglio bianco è uno dei simboli con cui tradizionalmente è raffigurato sant’Antonio da Padova. Il fiore gli venne associato probabilmente per queste parole con le quali in uno dei suoi Sermones (Domenica XV dopo Pentecoste, 12) si riferisce al giglio bianco:
“Considera che nel giglio ci sono tre proprietà: il medicamento, il candore e il profumo. Il medicamento si trova nella sua radice, il candore e il profumo nel fiore. E queste tre proprietà raffigurano i penitenti, poveri nello spirito, che crocifiggono le membra con i loro vizi e le loro concupiscenze, che custodiscono l’umiltà nel cuore per soffocare l’impudenza della superbia, il candore della castità nel corpo e il profumo della buona fama.”
Per sant’Antonio, quindi, il giglio bianco, candido, sta a significare i penitenti, coloro cioè che nel Medioevo intrapresero il cammino verso Dio attraverso la rinuncia ai piaceri corporali e materiali per esaltare quelli spirituali.
Il giglio bianco è anche un simbolo spesso accostato alla Madonna. In Italia vi sono alcuni santuari dedicati proprio alla Madonna del Giglio. Simboleggiando purezza, lo troviamo spesso in dipinti che narrano l’annunciazione. Pensiamo, per esempio, a due meravigliose annunciazioni: l’ Annunciazione di Filippo Lippi e l’Annunciazione di Leonardo da Vinci.
Il Lilium Candidum è anche chiamato giglio di san Luigi perché è raffigurato insieme al re Luigi IX di Francia, discendente della dinastia dei Capetingi, i quali avevano adottato il giglio come simbolo dinastico. Per san Luigi i tre petali del giglio significavano fede, saggezza e cavalleria.
Cura del giglio bianco: qualche consiglio
Il giglio bianco cresce in territori pietrosi e sassosi. Se volete coltivarlo è bene preparargli un terriccio ben drenato con ghiaia o sabbia. Se lo coltivate in vaso preparategli un composto argilloso. Il giglio bianco non sopporta i ristagni d’acqua anche se comunque deve essere ben irrigato e idratato.
Per ciò che concerne l’esposizione, è bene collocare il giglio bianco in un luogo riparato dai venti. Il giglio adora la luce del sole e se ne riceverà molta vi regalerà un’abbondante fioritura. Tuttavia può stare anche nella penombra. La fioritura del giglio di sant’Antonio avviene tra la primavera e l’estate. Vi consigliamo, una volta che sarà terminata, di tagliare le foglie, ormai ingiallite, e i rami.
Gatti, occhio al giglio bianco!
Il giglio bianco pare essere una pianta particolarmente tossica per i gatti, mentre risulta innocua per cani e altri animali. Quindi attenzione, perché il contatto con la pianta può esser fatale per il gatto. Se volete coltivare il giglio in un giardino frequentato da felini forse è meglio scegliere un’altra pianta!
La Colvinpedia
Non dimenticarti che se ti interessano i fiori e vuoi saperne di più sulle loro proprietà e curiosità non puoi perderti la Colvinpedia 🙂