Quando fioriscono in estate, tra maggio e giugno, ci inebriano e ci rilassano con il loro profumo intenso e avvolgente…e allora perché non piantarla anche tu nel tuo giardino per deliziare il tuo naso…e quello dei vicini? Vediamo quali sono i vari metodi di riproduzione del Gelsomino!
Il Gelsomino proviene dall’oriente e dall’Asia Centrale ma anche dall’Africa e dall’Australia ed è stata importata in Europa intorno al 1500.
È una pianta rustica sempreverde in grado di tollerare temperature anche molto differenti tra loro. Appartiene alla famiglia delle Oleaceae ha un portamento arbustivo e rampicante. Viene impiegato come pianta da interni, ma soprattutto da esterni, in piena terra ma in particolare come rampicante per muri, graticci e pergolati.
Si tratta di una pianta caratterizzata da fioriture rigogliose e dal profumo inebriante e caratteristico che avvengono per lo più in estate (giugno-luglio), ma anche in inverno in base alle specie. Le corolle del fiore profumatissimo presentano 5 petali dalla forma stellata e i suoi colori possono andare dal bianco al rosa al giallo al rosso a seconda della specie, anche se il colore più diffuso è il bianco. Possiede foglie opposte verde intenso che variano a seconda delle specie. Produce bacche di color nero. Grazie al loro aroma intenso i fiori di Gelsomino vengono molto utilizzate in cosmetica ed erboristeria per la preparazione delle tisane.
Si compone di numerose varietà, per lo più 200, le più note e coltivate sono il Jasminum officinalis che viene per lo più utilizzato come pianta rampicante e il Jasminum polyanthum e il Jasminum grandiflorum.
Occorre però fare attenzione a non confondersi con il cosiddetto falso gelsomino scientificamente conosciuto come Rhyncospermum jasminoides o Trachelospermum jasminoides.
I diversi metodi di riproduzione del Gelsomino
Il Gelsomino è facilmente riproducibile ed i metodi per farlo sono svariati: le più impiegate sono la moltiplicazione per talea e la propagazione per propaggine. La riproduzione per seme, la margotta e la divisione per cespi sono invece le meno utilizzate.
Gelsomino: riproduzione per talea
Come fare la talea del Gelsomino? Per poter effettuarla è innanzitutto necessario attendere che i fusti diventino semilegnosi. Una volta raggiunta questa condizione occorre recidere un ramo all’altezza di un nodo e dividerlo in diverse talee. Per ogni talea andranno eliminate le foglie alla base mantenendone soltanto una o due apicali, e cosparsi con sostanze ormonali in polvere che ne favoriscano la fioritura. Occorre poi interrare le talee nel sottosuolo con metà terriccio leggero e metà sabbia e agriperlite. Il fusto che fuoriesce dovrà avere una lunghezza di 20 cm e contare almeno 10 foglie. Innaffia regolarmente la talea per assicurare un substrato costantemente umido e collocala in una zona soleggiata, ma fresca. La radicazione avverrà nel giro di 4 o 8 settimane.
Riproduzione del Gelsomino per propaggine
La talea del Gelsomino a propaggine semplice è un sistema di riproduzione più graduale, che impiega circa un anno, ma che garantisce risultati ottimi. Questo tipo di talea va eseguito in primavera e consiste nel selezionare il ramo più flessibile della pianta che possa essere interrato, e fissato mediante un supporto metallico, in un altro vaso dove affonderanno le nuove radici che si formeranno. Insomma il ramo rimane collegato alla pianta madre. Elimina le foglie nel tratto di ramo da interrare ed effettua una recisione sul fusto nella parte rivolta verso il terreno e cospargila di ormone radicante in polvere per favorire e velocizzare il processo di radicazione. Ricorda di rimuovere le foglie appassite per evitare il proliferare di funghi. Per ovviare al problema dei ristagni d’acqua e quindi del marciume radicale questo metodo necessita di un terreno morbido e ben drenato, quindi mescolare alla terra sabbia di fiume e/o agriperlite. Ciò è molto importante perché le nuove radici sono molto morbide e fragili. La radicazione avverrà dalle 8 settimane agli 8 mesi. Dopo circa un anno infatti la pianta sarà ben radicata e, quindi pronta per essere staccata dalla pianta madre. Da questo momento in poi la pianta potrà quindi essere rinvasata e trattata secondo le comuni cure, al pari di tutte le piante adulte della specie.
Esistono altri metodi di riproduzione del Gelsomino che sono meno usati, perché allungano i tempi di fioritura. Anche se meno utilizzate facciamo qualche accenno a queste altre due tecniche.
Riproduzione del Gelsomino per margotta
La riproduzione del Gelsomino per margotta è molto simile a quella per propaggine, solo che se ne differenzia perché nella margotta il ramo non va piegato per interrarlo ma avvolto in una sacca di plastica, il cosiddetto “manicotto”, in corrispondenza dell’incisione e cosparso di sfango, torba e sabbia. Si effettua da aprile a maggio ed è un metodo più veloce del precedente, impiega infatti da pochi a 4 mesi in base alle condizioni climatiche e di salute della pianta madre.
Riproduzione del Gelsomino per seme
La riproduzione del Gelsomino per seme ha tempi lunghi ed è meno diffusa di tutte le precedenti, poiché è difficile trovare piante di Gelsomino che originano semi. I semi di Gelsomino piantati durante la stagione primaverile o autunnale direttamente nel sottosuolo. Il terreno deve essere morbido, leggero e ben drenato per uno sviluppo ottimale delle radici.
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