Il Bonsai Ginseng è un tipo particolare di Bonsai molto amato perchè elegante ed ornamentale grazie alla bellezza delle sue foglie e delle sue radici. La parola “Ginseng” deriva proprio dalle fattezze delle sue radici grosse, nodose e aeree che richiamano proprio la pianta del Ginseng. Questo arbusto è in grado di sopravvivere con poca luce e resiste agli errori più comuni, commessi soprattutto dai principianti, come le annaffiture abbondanti. Per questo motivo il Bonsai Ginseng è molto semplice da curare e viene raccomandato a chi si introduce per la prima volta al mondo dei Bonsai. Per via delle sue radici aeree è una pianta ottima non solo in appartamento, ma anche per crescere sulle rocce. Vediamo quali sono le cure di cui necessita.
Prima di entrare nel dettaglio della cura del Bonsai Ginseng vediamo di conoscere le caratteristiche di questa meravigliosa pianta sempreverde. Conosciuta anche come Taiwan Ficus o Banyan Fig, fa parte della famiglia delle piante di gelso (Moraceae). Le sue origini provengono dalla lontana Malaysia, Taiwan e in generale l’Asia orientale e per questo ama le temperature tropicali e subtropicali. La pianta del Bonsai Ginseng è composta da radici robuste, steli fini e foglie piccole, verdi e scure che ricoprono la pianta per tutto l’anno e si sviluppano sul tronco, caratterizzato da una corteccia liscia di color grigio o anche rossastro. Può produrre dei fiori gialli, verdi, rossi o viola-blu e può avere dimensioni millimetriche fino a raggiungere i 100-130 centimetri.
Le condizioni ideali del Bonsai Ginseng
Prima di imbarcarsi nella cura di un Bonsai Ginseng occorre avere già una certa abilità con le piante, non perchè sia complesso, ma perchè è bene seguire delle regole specifiche affichè cresca forte e rigoglioso. Vediamo quali sono.
Esposizione
Trattandosi di una pianta d’appartamento non tollera le temperature fredde e invernali. Prima di acquistare il Bonsai Ginseng assicurati di avere le condizioni di illuminazione e di ventilazione adeguate. Posizionalo in una zona luminosa, vicino ad una finestra o in alternativa in giardino sotto ai raggi diretti del sole, ma solo d’estate e ad una temperatura maggiore di 15º. Come detto prima le zone umide sono l’ideale per questa pianta anche se in generale sopportano abbastanza bene la poca umidità per via delle sue foglie cerose. Da evitare sono invece le zone esposte eccessivamente alle correnti d’aria per prevenire il problema dell’opacizzazione delle foglie e la successiva caduta.
Irrigazione
L’irrigazione del Bonsai Ginseng è la parte a cui va prestata maggior attenzione perché occorre valutare la quantità d’acqua necssaria e il momento più adatto in cui farlo. La pianta va innaffiata regolarmente con acqua dolce a temperatura, soprattutto quando il terreno si sta per asciugare, verificando costantemente che non si verifichino ristagni d’acqua che potrebbero impedire alle radici di respirare e provocare marciume. È bene che queste assorbano l’acqua dalla terra per arrivare al fusto e alle foglie. Raccomandiamo anche di nebulizzare ogni giorno le foglie per mantenere un elevato livello di umidità, ma senza esagerare per evitare l’insorgere di funghi. Se durante l’inverno la pianta è stata in un luogo particolarmente caldo, allora avrà un maggiore bisogno di acqua, altrimenti andrà semplicemente mantenuto umido.
Concimazione
La concimazione del Bonsai Ginseng va effettuata con sali minerali, quindi humus e fertilizzanti come nitrato di potassio e fosfati, ogni 1 o 2 settimane in primavera-estate, mentre in inverno ogni 2 o 4. Va bene a tal proposito sia il fertilizzante liquido che quello organico a pellet.
Potatura e propagazione
La potatura del Bonsai Ginseng non necessita di potature drastiche, ma va comunque potato regolarmente, soprattutto in primavera, all’inizio del nuovo periodo vegetativo. Il fine è controllare la forma delle fronde e la dimensione delle foglie. Se però si vuole favorire l’ingrossamento del tronco o avere un albero più grande andrebbe lasciato crescere liberamente durante 1 o 2 anni. Raccomandiamo di eliminare i rami secchi e 2 foglie ogni 8 cresciute.
I rami tagliati dalla potatura possono essere utilizzati per la propagazione, raccomandabile da fare a metà estate periodo in cui è assicurato il maggior successo. È possibile applicare la tecnica della margotta che consiste nel rimuovere una parte di corteccia da un ramo giovane o nell’effettuare un taglio diagonale, contornando la parte con muschio. Dopodichè occorre rivestire il manicotto con un foglio trasparente che successivamente andrà sigillato per bene. Questa tecnica va applicata preferibilmente tra Aprile e Maggio.
Il Bonsai Ginseng può anche essere piantato sotto forma di seme e in primavera assicura i migliori risultati in primavera.
Filatura dei rami del Bonsai Ginseng
La filatura consiste nell’utilizzo di un filo metallico per cambiare, poco a poco, la forma del Bonsai. Questa pratica in tal caso è molto semplice, dato che i rami del Bonsai Ginseng sono abbastanza duttili e flessibili. Occorre solo fare attenzione costantemente che il filo non ferisca la corteccia; se ciò succedesse ricoprila con della pasta cicatrizzante. Sui rami più robusti vanno applicati dei tiranti che vanno mantenuti per un periodo più lungo.
Rinvaso
Il Bonsai Ginseng va rinvasato ogni due anni durante il periodo primaverile, avvalendosi di terriccio universale.
Malattie del Bonsai Ginseng
Anche se la pianta del Bonsai Ginseng è piuttosto esente da problemi parassitari, può incorrere ugualmente in una serie di problemi. Non sopportando bene aridità e mancanza di luce si indebolisce, tende a infestarsi di batteri o acari, che provocano la caduta e la perdita delle foglie. Per proteggerla da questi inconvenienti è bene inserire delle stecche di insetticida nella terra o anche insetticida e battericida, ma sempre ricordandosi di esporre la pianta alla luce e all’umidità adeguate, nebulizzando costantemente le foglie. In commercio esistono poi delle lampade specifiche per piante accendere per circa 12 ore al giorno. Il Bonsai Ginseng può essere attaccato anche dagli afidi che agevolano la comparsa di muffe e fumaggini. Per contrastarli si possono utilizzare, in inverno, degli oli bianchi paraffinici attivati, ma anche impacchi di acqua e alcol possono dare buoni risultati.
Un’ultima raccomandazione: il Bonsai Ginseng è velenoso, per cui occorre tenerlo lontano dagli animali domestici poichè potrebbero ingerirne le foglie.
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