Margherite: fiori senza tempo, icone dei prati e della primavera
Il ruolo che questi piccoli fiori hanno avuto nella cultura europea è così importante da richiamare un’infinità di immagini. Dici ‘margherite’ e ti vengono alla mente i verdi prati su cui correvi durante l’infanzia. Dici ‘margherite’ e pensi a una delle tante leggende o uno dei tanti libri che le descrive metaforicamente. Dici ‘margherite’ e ti ricordi dei primi amori giovanili, quando staccavi un piccolo petalo dopo l’altro, nel classico sogno del m’ama e non m’ama.
La bellezza e la freschezza di questi fiori delicati, unite a tutti i ricordi che li collocano proprio al centro del nostro cuore, rendono le margherite uno dei fiori più piacevoli da coltivare. Svegliarsi al mattino e vederle in giardino o sul davanzale sarà ogni volta un’emozione indescrivibile. Ma qual è la storia di questi fantastici fiori? Come assicurarsi una coltivazione sana e prosperosa? In questo articolo, troverai risposta a queste e tante altre domande.
Tanti nomi per le margherite
La margherita, detta anche pratolina, è un fiore diffusissimo, appartenente alla famiglia delle composite e famoso per il suo piccolo bottone giallo e i petali bianchi allungati, disposti lungo una corolla circolare.
Quando i famosi naturalisti Linneo e Lamarck la classificarono come ‘Leucanthemum vulgare’ non avevano scoperto nulla di nuovo. La margherita era, già da secoli, entrata nelle maggiori culture europee dalla porta principale e questa importanza è testimoniata dai tanti nomi che le sono stati attribuiti.
Gli inglesi la chiamano ‘daisy’, contraendo la frase ‘day’s eye’ ossia ‘occhio del giorno’, i cui petali si aprono alla luce del giorno e si chiudono alla sera.
Per il suo aspetto puro, i tedeschi associarono il fiore alla purezza della vergine e lo chiamarono ‘Marienblumchen’, ossia fiore di Maria.
In Tibet, Cina sud-occidentale e Nepal invece, la margherita viene chiamata ‘capanna’ perché il centro tondo e bombato ricorda appunto la forma delle capanne tradizionali delle popolazioni di quei luoghi.
Una sola margherita, tantissimi significati
Per via delle sue piccole dimensioni e del suo aspetto estremamente delicato la margherita è stata sempre associata genericamente alla purezza d’animo e alla lealtà. Con questo stesso significato, per esempio, usa Shakespeare le margherite nel suo famoso Amleto.
In epoca medievale, le donne adornavano con margherite lo scudo dei proprio mariti come simbolo di fedeltà e di buon auspicio. Da questa tradizione, deriva l’usanza di regalare margherite alle neospose.
La purezza della margherita richiama anche quella dei neonati, diffusissima quindi è la tradizione di donare margherite alle donne in dolce attesa.
Le margherite sono anche un idea ricercata e raffinata per un regalo che esprima affetto, sincerità e i migliori auguri a chi sta intraprendendo un nuovo progetto. Le margherite sono uno dei principali simboli della primavera, infatti, è la primavera, si sa, è un nuovo inizio!
Ma attenzione: nel linguaggio dei fiori il significato della margherita singola cambia. Regalare una sola margherita significa confessare di avere un segreto da nascondere e volerlo condividere.
M’ama o non m’ama?
Alzi la mano chi non l’ha mai fatto. Sicuramente abbiamo fatto tutti questo gioco almeno una volta nella vita. Non tutti però sanno qual è l’origine di questa usanza.
Si dice che nel duecento, la regina di Francia Margherita abbia sfogliato un petalo di margherita per ogni giorno di attesa del marito, re Luigi IX che era stato catturato dai Saraceni. Quando il re fece finalmente ritorno a casa, la regina gli consegnò tutti i petali sfogliati, come testimonianza ella sua devozione e della sua attesa, trascorsa a chiedersi se il marito l’amasse ancora oppure no.
E se ti dicessi che la margherita non è un fiore?
Potrebbe sembrarti strano, ma da un punto di vista scientifico, la margherita non è esattamente un fiore. Piuttosto, come il girasole, è un insieme naturali di minuscoli fiorellini che compongono il bottone centrale, di questa pianta detta appunto composita.
Quelli che chiamiamo petali, sono in realtà i fiori di ognuna di queste microscopiche piantine.
Come prendersi cura delle margherite?
L’elevata diffusione della margherita anche allo stato selvatico dimostra la sua grande capacità di adattamento e la relativa semplicità con cui possiamo coltivare le nostre amate margherite.
Ama il tepore del sole e sarà bene esporla ai suoi raggi il più possibile. Starà, però, benissimo anche in luoghi ombreggiati per piccole parti della giornata.
Le margherite sono l’icona della primavera ma sono anche molto resistenti al freddo. Non resisteranno a temperature prossime allo zero, ma tendenzialmente non dovrebbero avere problemi ad affrontare gli inverni nelle zone con clima temperato
Quando coltivata in vaso, sarà importante gestire al meglio l’apporto d’acqua che deve essere costante ma non troppo abbondante.
Gli inglesi dicono che non sarà primavera finché non avrai avvistato dodici margherite. Cosa aspetti allora? Coltiva le tue margherite e a casa tua sarà per sempre primavera!